Il punto sulle LENR, esperimenti e teoria

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Hermano Tobia
view post Posted on 15/7/2012, 22:40 by: Hermano Tobia




Penso sia utile fare il punto sulle LENR sia dal punto di vista della sperimentazione che della teoria, visto che in giro si leggono spesso commenti superficiali e pregiudizievoli sulla materia.

Dal punto di vista sperimentale, partiamo da un punto fermo: gli eccessi di calore anomali e non spiegabili negli esperimenti con celle elettrolitiche Pd/D sono ormai un fatto completamente assodato e replicabile, e quindi a tutti gli effetti scientifico. A supporto di questa affermazione, oltre alle centinaia di articoli pubblicati su riviste peer-reviewed, si possono citare i seguenti documenti:

Documento ufficiale dell'ENEA sulla questione (giugno 2011):

“Con catodi di palladio prodotti in ENEA e con catodi realizzati in maniera tale da presentare comunque caratteristiche all’incirca identiche a quelle del materiale ENEA altri prestigiosi istituti hanno osservato produzione di potenza in eccesso con palladio deuterato mediante procedimento elettrochimico.”

http://www.enea.it/it/produzione-scientifi.../fusione-fredda

Relazione di Stefano Concezzi (direttore scientifico della National Instruments, giugno 2012), che afferma chiaramente che i risultati e le metodologie degli esperimenti da loro esaminati evidenziano un fenomeno reale e non lasciano spazio ad errori di misura:

www.youtube.com/watch?v=a5LzW9a2_cQ

Se Concezzi associasse il nome della NI ad una bufala solo per vendere qualche strumento in più, come ipotizzato da qualcuno, sarebbe un kamikaze del marketing, in quanto il potenziale danno di immagine sarebbe ordini di grandezza superiore ai ricavi per le possibili vendite.

Il budget ufficiale 2011-2013 del dipartimento della difesa USA (pag. 31/47), dove 30mln USD vengono spesi per: “ ... developing devices and structures to enable controllable photonic devices at multiple wavelengths, engineering palladium microstructures with large deuterium loadings to study absorption thermodynamics and effects”

Fra gli obiettivi raggiunti nel 2011:

“ Continued quantification of material parameters that control degree of increase in excess heat generation and life expectancy of power cells in collaboration with the Italian Department of Energy. Established ability to extend active heat generation time from minutes to 2.5 days for pressure-activated power cells”

http://www.darpa.mil/WorkArea/DownloadAsse...1Hsr1vV-q1KmmPQ

Inoltre, anche gli ultra-scettici si sono ormai convinti che ormai le evidenze sperimentali relative a eccessi anomali di calore sono tante e tali che non si possono più ignorare:

Nel blog di Franchini infatti il fido Giancarlo propone una velleitaria teoria omni-comprensiva che dovrebbe spiegare come per magia tutti gli effetti anomali riscontrati in centinaia di esperimenti LENR, e Franchini risponde così:

“Curioso, quando Martin Bier è venuto a trovarmi a metà del mese scorso mi ha esposto una teoria molto simile alla tua. Non aggiungo altro perché l’argomento è riservato.”

http://fusionefredda.wordpress.com/2012/06...2/#comment-9029

Altolà! Contrordine compagni! Le anomalie che fino ad ieri erano ignorate, denigrate e ridicolizzate, adesso invece esistono. Lasciamo stare il fatto che di fronte a fenomeni non spiegabili sarebbe opportuno intensificare gli esperimenti e la ricerca piuttosto che inventarsi a tavolino teorie carbonare, comunque bentornato sulla terra, Franchini. Adesso vediamo quanto ci mettono ad atterrare anche i vari Gentzen, Ruocco e Puppin.

I curiosi che volessero approfondire l'argomento, potrebbero iniziare con il semplice esperimento di Fralick (NASA), semplice e riproducibile, che evidenzia un'emissione anomala di calore che anche un aspirante frigorista riconoscerebbe come tale (e NON si tratta di una semplice differenza di comportamento tra H e D, come ha frettolosamente suggerito Franchini):

http://fusionefredda.wordpress.com/2012/02...2/#comment-3896

Pertanto chi parla di “scienza parallela” denota solo pregiudizio ed ignoranza della materia: la scienza patologica, in questo caso, è di coloro che ignorano i dati sperimentali che non sanno spiegare.

Detto questo, veniamo al secondo punto: i fenomeni coinvolti NON sono spiegabili con la fisica conosciuta, ma la loro natura nucleare NON è ancora dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio, sebbene vi siano forti indizi che puntano in tale direzione.

Le emissioni tipicamente nucleari (gamma e neutroni) sono state rilevate in maniera sporadica e non facilmente riproducibile; ed in ogni caso le quantità coinvolte sono state sempre modeste. Si potrebbero citare centinaia di articoli al riguardo, senza concludere nulla, ne cito soltanto due, di segno opposto, entrambe pubblicati su Nature:

www.nature.com/nature/journal/v338/n6218/abs/338737a0.html
www.nature.com/nature/journal/v340/n6228/abs/340029a0.html

Un'osservazione: se un risultato sperimentale non è sempre replicabile, NON significa che esso sia frutto di errore di misura o peggio di frode: è possibile infatti che vi siano dei fattori sperimentali non compresi che determinano la riuscita o meno della prova. Come ho ricordato più volte, i primi esperimenti con i transistor avevano bassissima replicabilità, in quanto non era chiaro il principio di funzionamento e gli scienziati andavano avanti a tentativi.

Un esperimento che proverebbe la natura nucleare delle reazioni coinvolte e che è stato replicato più volte (MHI, Toyota, Univ. Osaka) riguarda la trasmutazione di Cs in Pr:

http://lenr-canr.org/acrobat/IwamuraYobservatiob.pdf

Qui una risposta preventiva alle osservazioni di Franchini ed ulteriori riscontri di emissioni tipiche di reazioni nucleari:
http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-tr...l#post119341913

A mio modesto parere, quindi, acclarati gli eccessi termici anomali e non spiegabili, dal punto di vista scientifico sarebbe fondamentale capirne la natura e soprattutto verificare se, come sembra, sono coinvolte reazioni di tipo nucleare.

E veniamo alle teorie che spiegherebbero questi fenomeni. Diciamo subito che NON esiste a tutt'oggi una spiegazione convincente degli eccessi termici di cui sopra, e che le numerose spiegazioni proposte negli anni non hanno retto alla prova dei fatti.

Se Fleischmann e Pons si fossero limitati a riportare ciò che avevano osservato, ovvero “eccesso anomalo di calore in cella elettrolitica, probabilmente dovuto a fenomeni di tipo nucleare”, il loro annuncio avrebbe fatto molto meno clamore ma allo stesso tempo avrebbero evitato una figuraccia e soprattutto un mare di guai al filone di ricerca che da loro ha preso spunto.

Invece vollero strafare e proposero come spiegazione dei fenomeni rilevati la fusione DD ottenuta a temperatura ambiente grazie al loro procedimento. Ora affinché la DD avvenga alle energie tipiche di una cella elettrolitica, dovrebbero succedere contemporaneamente i cosiddetti “tre miracoli” di Preparata, ovvero l'aumento di parecchi ordini di grandezza della sezione d'urto, l'alterazione drastica della branching ratio verso l'unico branch a-neutronico e l'assenza di radiazione gamma. Mentre è stato dimostrato un (debole) aumento della sezione d'urto della DD su bersaglio di Pd (cosa comunque degna di notevole interesse, http://lenr-canr.org/acrobat/KasagiJscreeningp.pdf ), gli altri due miracoli appaiono effettivamente irrealizzabili.

Quando poi gli eccessi di calore furono rilevati anche in sistemi Ni-H, l'ipotesi della fusione “miracolata” fu progressivamente abbandonata.

Successivamente è stata proposta la teoria di Widom-Larsen ( http://newenergytimes.com/v2/sr/WL/WLTheory.shtml ), che in sostanza prevede che in particolari condizioni sulla superficie dei metalli si formino dei neutroni ultra-lenti grazie all'interazione debole, e che poi tali neutroni diano luogo alla cascata di trasmutazioni ed eccessi energetici rilevati negli esperimenti. La principale critica a questa teoria è che la prima reazione, ovvero la cattura elettronica da parte dei protoni liberi e la conseguente formazione dei neutroni è estremamente improbabile.

Nel corso degli anni sono state proposte molte (forse troppe) teorie alternative ( http://en.wikiversity.org/wiki/Cold_fusion/Theory ), ma la realtà è che ancora nessuno sa spiegare gli eccessi energetici discussi prima, anche se la loro natura nucleare è molto probabile.

Il fatto che tali anomalie non si sappiano spiegare dovrebbe essere uno sprone ad intensificare gli sforzi della ricerca per tentare di capire i fenomeni coinvolti, e non certo portare ad ignorare tali anomalie ed a bollare come scienza patologica: le uniche patologie coinvolte nella vicenda sono da un lato quella di voler azzardare teorie senza un supporto sperimentale adeguato, e dall'altro quella di ignorare i dati sperimentali non spiegabili.
 
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