| CONCEZZI DIXIT:
Qual è il masterplan che una società può avere? Innanzitutto è trovare, analizzare i risultati, di istituzioni pubbliche e private, di ricercatori in buona fede che vogliono presentare i loro lavori e fare una doppia verifica, un doppio check, di questi lavori. Se possibile, replicarli. Determinare quali sono i top 10, semplicemente perchè abbiamo risorse limitate, se no sarebbe interessante intervistarli tutti. E stabilire delle cooperazioni e sfruttare le capacità dei nostri prodotti per accelerare la ricerca in questo campo.
Queste sono le ricerche [si riferisce ad una slide] che noi abbiamo sponsorizzato o con cui lavoriamo: La prima (ricerca) è col Prof. Kim della Purdue University, una famosa università negli Stati Uniti, e si basa sulla teoria della condensed matter, dunque da Bode-Einstein, qualcosa che ha quasi 80 anni come teoria. Trovare il modello matematico e portare questo modello matematico alla disponibilità di qualsiasi studente. Dunque stiamo lavorando con la Purdue University, col Prof. Kim, e presenteremo ad agosto, un modello matematico, dunque dei tools, che possono essere utilizzati da tutti, messi a disposizione sul web.
La stessa cosa con il MIT – Massachusetts Institute of Technology, Prof. Hagelstein, o Hagelsteen come lui preferisce essere chiamato, che si basa sulla teoria dei campi quantici all’interno degli elettroni.
Ma anche col Los Alamos National Lab, con l’University of Missouri, con l’Università di Bologna, dove…
Un aspetto non citato finora è che, a prescindere dal Prof. Preparata, due scienziati italiani, due professori universitari che hanno fatto progredire la scienza in maniera molto significativa sono stati un professore dell’Università di Siena [Piantelli] e un professore dell’Università di Bologna [Focardi]. Entrambi sono ancora vivi, entrambi lavorano ancora.
Bene, uno di questi ha un successore, il Prof. Levi dell’Università di Bologna, Dipartimento di Fisica. Noi abbiamo sponsorizzato il loro laboratorio.
Stessa cosa con l’ENEA. Una collaborazione che sta andando avanti. Ma anche con l’INFN di Frascati [Celani], con l’Università di Kobe, di Osaka, con l’Università del Texas in Austin, con il Commissariato dell’Energia Atomica francese, con il Stanford Research Institute e con i Naval Research Laboratories degli Stati Uniti. Dunque sia in Giappone, Stati Uniti ed Europa. E, di nuovo, questo per essere sicuri di non avere nessun aspetto territoriale. [?]
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